Non sono stati fatti i conti col fascismo lo si e’ detto, ripetuto e infine dimenticato:
cioe’ ci e’ stato presentato un conto che avremmo dovuto riscuotere e invece paghiamo ogni giorno con interessi cumulatisi nel corso di oltre 60 anni -bisogno di sicurezza – controllo – tracciabilita’ continua – giudizio definitivo – Rincoglionimento costante che arriva ad invocare il martirio – bisogno di governo forte –
Nel 1947 gli operai in piazza cantavano questa canzone:
"Poi viene Mario Scelba
ministro dell’interno
prima spara sul popolo
poi prega il padre eterno"
Non facevano finta di non vedere che i fascisti di merda – persa la guerra – rinverdivano nell’istituzione che ne era uscita.
Oggi ne abbiamo rifatto presidenti della camera, ministri della difesa e via dicendo.
Circa la questione del padre eterno meglio tacere.
E allora l’anima a Dio e il culo ai vari ministri di culto – laico o no – e un sorriso allegro che testimonia il nostro essere ben inseriti nella societa’.
Intanto pero’ qualcuno ricomincia a intonare nuovi motivetti su fascisti, preti e padroni… che molti ne han pieni i coglioni.